DISTURBI D’ ANSIA “GENERALIZZATA”
Quando l’ansia che avvertiamo subentrare in concomitanza di alcuni episodi per noi frustranti, si ripete in maniera costante, accompagnando sempre il disagio che si rinnova e che ripetutamente innesca, quale tentativo di soluzione, modalità di reazioni difensive inefficaci, quell’ansia si “fisserà” come abituale sfondo destabilizzante ogni nostro quotidiano pensiero, comportamento, relazione.
In assenza di una comprensione profonda e di un intervento della persona che risulti davvero risolutivo rispetto al disagio vissuto, l’ansia si rinnoverà infatti ogni volta come un filtro da cui selezioniamo, incogruamente e ripetutamente, momenti di disagio già vissuti e, al pari, rievochiamo, in maniera inconsapevole, quegli stessi stati mentali ed emotivi sperimentati nelle situazioni del nostro passato, provocando in noi una preoccupazione sempre crescente: un’ansia crescente che avviluppa la persona, ne minaccia l’equilibrio psichico, crea iper sensibilità alle frustrazioni, emozioni relazionali non adeguate, impoverisce e rende incoerenti le nostrecapacità espressive, minaccia gli affetti più cari…
IL CIRCUITO PATOLOGICO SI STRUTTURA
Si crea alla fine un circuito che si ripete sempre senza soluzione di continuità, se non in direzione di un sempre maggiore disagio psicologico, comportamentale e di relazione, ove alcuni sintomi clinici cominciano a costellare la vita della persona… ansia da controllo, ripetute richerca di soluzioni da evitamento, insonnia, irritabilità, inappetenza o, al contrario, sensazione di fame smodata…
La persona, già sensibilizzata al disagio e all’ansia come sua risposta emotiva e relazionale, impara ad anticipare nelle sua aspettative, l’esito negativo di ogni sua nuova esperienza, raggiugendo un livello di ansia tale che, come abituale stato di agitazione, pervade la persona in maniera generalizzata e costante.